Com'è fatta l'Alessandrite, una delle gemme più rare al mondo
CURIOSITÁ

Com’è fatta l’Alessandrite, una delle gemme più rare al mondo

Di rara bellezza, l’alessandrite è considerata la pietra preziosa più rara al mondo perché ha una capacità unica di cambiare colore in base alla luce.

Cos’è l’alessandrite

Ci sono davvero tantissime gemme di grande valore e bellezza, che hanno qualità o particolarità uniche e affascinanti. Esiste però una gemma che è considerata la più rara del mondo: l’alessandrite. Questo perché i giacimenti non sono ingenti e le antiche miniere degli Urali sono esaurite. Ora viene estratta prevalentemente in Brasile, Tanzania e Madagascar, ma non è così facile da trovare.

Nota ai ricercatori come crisoberillo, è una pietra preziosa che cambia colore a seconda della luce perché composta da due minerali: cromo e berillio. La pietra è stata scoperta intorno al 1830 negli Urali in Russia e la prima persona a vederla fu Nils Gustaf Nordenskiöld, un famoso mineralogista finlandese.

Foto di Christina Rutz da Wikimedia Commons

Proprietà e origine del nome

Il nome le fu dato nel 1834, in onore dell’allora futuro zar Alessandro II Romanov. La gemma fu infatti scoperta nel giorno del suo compleanno qualche anno prima, nelle miniere di smeraldo degli Urali meridionali. Inoltre, i suoi colori principali, al tempo in cui venne scoperta, erano gli stessi della bandiera nazionale russa, pertanto divenne la pietra nazionale. La sua proprietà più nota è il già citato il cambiamento di colore. I colori di base sono il verde e il rosso ma se posta sotto altre fonti di luce riflette anche altri colori.

Viene estratta in piccole dimensioni e le pietre sono di solito meno di 1 carato (0,2 grammi). La più grande mai trovata è una pietra di 65,7 carati dello Sri Lanka e la più grande alessandrite degli Urali pesa circa 30 carati. Il peso a carato parte dai 15.000 euro ai 70.000.

Cosa determina il valore dell’Alessandrite?

  • L’intensità del colore
  • La percentuale di cambiamento di colore
  • La chiarezza
  • Caratura

Pietre simili all’alessandrite

Ne esiste una versione sintetica “coltivata” in laboratorio con cromo e berillio. L’alessandrite sintetica è considerabile vera perché composta dagli stessi minerali.

Tuttavia, bisogna fare attenzione ai falsi realizzati con il corindone, un cristallo che cambia colore. La si riconosce perché la finta pietra è malva o viola e ha un prezzo molto basso rispetto all’originale.

In copertina foto di Parent Géry da Wikimedia Commons

Melissa Mercuri

Giornalista pubblicista, mi occupo anche di copywriting, social media, traduzioni audiovisive, ufficio stampa e insegnamento.

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