Come per gli esseri umani, anche per i gatti, si può delineare un profilo caratteriale in base a determinati fattori: la genetica, il colore e la lunghezza del pelo, la razza, le dimensioni e l’origine di provenienza. Questi pelosetti non sono tutti uguali, ma nascondono determinate caratteristiche. In Italia, risiedono ben oltre 7 milioni e mezzo di gatti.
Ai gatti riesce senza fatica ciò che resta negato all’uomo: attraversare la vita senza fare rumore.
Ernest Hemingway
Quante razze di gatti riconosciute esistono al mondo?
Anche se non è possibile affermarlo con assoluta certezza, dato i sottogruppi e diversi incroci che si vanno a mescolare nel tempo, una delle fonti ufficiali, la World Cat Federation, ha riconosciuto 107 distinte razze. È il riconoscimento più alto per la classificazione dei gatti.
Mentre, per la nostrana ANFI (Associazione nazionale felina italiana) e la francese FIFe (Fédération Internationale Féline), ne esisterebbero 43. Poco meno lo attesta l’ANF (Anagrafe Nazionale Felina), decretando 41 razze.
Al contrario, l’International Cat Association (TICA), afferma che le razze esistenti al mondo sono 71. Perciò, in base agli standard adottati dai diversi enti, è possibile notare che il numero varia. E anche di parecchio. Ma, possiamo affermare, per lo meno, che esistano più di 40 razze di gatti al mondo certe.
Gatti e carattere: come capire il carattere di un gatto dall’apparenza
In linea generale, si può dire che il gatto è un animale imprevedibile e volubile. Misterioso e dispettoso, curioso e individualista, può passare dalle coccole ai morsi e graffi in un secondo. E questo, vale un po’ per tutti i tipi di gatto.
A volte indecifrabile, in etologia non si riescono a canonizzare alcuni dei loro atteggiamenti, tanto sono astrusi e incomprensibili.
Imprescindibile la genetica. I gatti sono animali ancestrali e di origine selvatica in fondo. Non ci si può stupire del loro lato wild. Anche la provenienza e quindi tutta la storia e le abitudini accumulate sia geneticamente che inconsciamente, vengono trasmesse di generazione in generazione, andando a delinearne il carattere. Per esempio, i gatti Persiani risultano più schivi e solitari rispetto agli orientali, più abituati al contatto umano.
È anche vero che la timidezza, ritrosità o socievolezza ed empatia di un gatto, dipende molto dalla sua nascita e da come viene allevato. Se avrà fin da subito familiarità con noi, sarà più propenso e accogliente nell’interazione futura e molto più “coccoloso”.
Va da sé che è possibile delineare sì le caratteristiche peculiari di un gatto che possano determinarne il carattere, ma non è una scienza esatta. Un po’ come per noi umani: in base al colore degli occhi, dei capelli, statura e corporatura, è possibile fare un quadro generico della personalità e dei suoi tratti.
Non conta il colore del gatto, conta solo che acchiappi il topo.
Confucio
Carattere dei gatti in base al colore del pelo
In base alle esperienze degli esperti e dei veterinari, si sono riscontrati dei tratti caratteriali peculiari nei gatti, in base al colore del pelo. Esattamente, le tinte del mantello felino possono rivelare (a grosso modo e anche in base alla razza) la personalità del pelosino.
Innanzitutto, va detto che le femmine sono sicuramente più docili e dolci rispetto ai maschi. Decisamente più territoriali e dominanti nel contesto domestico e famigliare.
Vediamo il carattere dei gatti in base al colore del pelo:
- gatto dal pelo grigio: sono conosciuti per essere molto tranquilli e affettuosi, dolci. British Shorthair, Certosino e Gatto d’Angora, per citarne alcuni;
- gatto dal pelo nero: nonostante l’antica nomea e superstizione, in realtà i più scuri tra i ketty, risultano essere anche i più leali e amichevoli. Sono molto sicuri di sé e anche abbastanza testardi. Alcune razze? Scottish Fold, Bombay e Bobtail Giapponese;
- gatti dal pelo bianco: in realtà, il mantello bianco si accosta spesso alla sordità nei gatti, specialmente se accompagnato da occhi azzurri. A volte, è anche sintomo di albinismo. Generalmente sono timidi e paurosi, a tratti goffi, ma proprio perché hanno problemi di udito. Hanno comunque un carattere pacifico e rilassato, tenero e molto affettuoso. Sono anche bellissimi, come il Munchkin, ( o Gatto bassotto), l’arruffato American wirehair e i purissimi British;
- gatti dal pelo multicolore o a tartaruga: con base crema e a chiazze rosse, nere e marroni. Sono estremamente vivaci e curiosi. Molto proiettati verso il proprio umano e interessati nel rapporto. Dai tratti decisi e convinti, i gatti tricolore possono essere anche aggressivi a volte;
- gatti dal pelo rosso e dal pelo crema: i gatti rossi, sono rinomati per la loro docilità e curiosità. Specialmente quelli dal mantello arancione, più attivi e imprevedibili. Non sono una vera razza e vengono denominati soriani, conosciuti più per la pigrizia, o tabby per il loro mantello tigrato arancione, socievole e casalingo. I gatti color crema sono intelligenti e docili, vedi il British crema.
Altre caratteristiche che li accomunano riguardano sicuramente le ore di sonno; i gatti possono dormire fino a 18 ore al giorno. Difatti, consumano grandi quantità di energie che necessitano di essere recuperate con frequenti pisolini. Inoltre, sono molto puliti e si lavano in autonomia quotidianamente.
In copertina: foto di liliy2025 da Pixabay