Il 10 ottobre si celebra la Giornata mondiale della salute mentale (Mental Health Day). Istituita nel 1992 dalla Federazione mondiale per la salute mentale (Wfmh) e dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), la ricorrenza vuole sensibilizzare la popolazione riguardo l’importanza di una diagnosi tempestiva e migliorando l’accesso alle cure. Quest’anno lo slogan è “Rendere la salute mentale e il benessere di tutti una priorità globale” per sensibilizzare le persone ad avere cura di sé fin dai primi segni di disagio.
La salute mentale è ancora un tabù
Sono passati ormai trent’anni dalla prima celebrazione ma ancora oggi è lontana una società davvero comprensiva. Secondo quanto emerge dal “The Mental State of the World Report”, pubblicato ogni anno da Mental Health Million Project. La percentuale di persone che non si rivolge a specialisti sale al 50% nel Regno Unito per arrivare fino all’81% in Nigeria. Negli Stati Uniti il 45% delle persone che convive con una sofferenza emotiva non cerca aiuto. La maggior parte (36%) vuole fare da sé o non possiede conoscenze sufficienti per capire quale tipo di supporto cercare (34%). Una restante percentuale (28%) non ha fiducia nei confronti dei professionisti della salute mentale, mentre altri (22%) riferiscono di non cercare aiuto a causa del pregiudizio.
Infine, bisogna guardare all’interesse sociale nei confronti del disagio mentale. In Italia, ad esempio, si registra una spesa pubblica sanitaria destinata alla salute mentale pari al 3,5%, inferiore alla media europea del 10%. In Francia, arriva al 15% e in Norvegia che tocca quota 13,5%. Ad aggiudicarsi il primato di luogo in cui si sta meglio da un punto di vista mentale è però la Svezia.
La situazione italiana e giovanile
Secondo l’indagine del Centro di riferimento per le scienze comportamentali e la salute mentale dell’Istituto superiore di sanità (Iss), con il supporto del ministero della Salute, in Italia è in calo il numero delle persone che curano la propria salute mentale. Erano 164 ogni 10mila residenti nel 2019, 143 nel 2020, 125 nei primi sei mesi del 2021, complice, negli ultimi due anni, la chiusura di alcuni servizi a causa della pandemia da coronavirus. Nel nostro Paese si registra anche una diminuzione delle dimissioni dalle strutture residenziali: nel primo semestre del 2021, quasi nessuno è stato dimesso. Sono però aumentati gli interventi da remoto o in modalità mista che hanno consentito di mantenere la continuità assistenziale.
I giovani sembrano quelli più sensibilizzati sul tema. Sono soprattutto loro infatti ad aver fatto richiesta del Bonus psicologo: su 300mila richieste, oltre il 60%, ovvero 180mila domande, proviene da cittadini sotto i 35 anni. Il dato emerge da un rapporto della Commissione europea sull’impatto della pandemia sulle vite dei giovani, diffuso in occasione dell’odierna Giornata mondiale della salute mentale.
La disponibilità per il bonus che inizialmente era di 10 milioni è stata portata a 25, dato l’alto numero di richieste. Con la pandemia l’incidenza di depressione e ansia fra adolescenti è raddoppiata. Una ricerca, pubblicata su JAMA Pediatrics, che ha incluso 29 studi condotti su oltre 80mila giovani, ha dimostrato che oggi un adolescente su quattro, in Italia e nel mondo, ha i sintomi clinici di depressione e uno su 5 segni di un disturbo d’ansia.
Le iniziative in Italia in occasione della giornata della salute mentale
Sono oltre 200 le iniziative promosse su tutto il territorio nazionale. L’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere (Onda) ha organizzato H-Open Day coinvolgendo nell’iniziativa oltre 140 strutture sparse sul territorio italiano per visite psicologiche e psichiatriche gratuite.
Tra le altre iniziative, è partito “Il viaggio del Persano“, un viaggio a cavallo attraverso i servizi e le comunità terapeutiche e socio educative di 7 regioni italiane per promuovere le tematiche e la tutela della salute mentale. Dopo esser partiti il 2 ottobre da Caserta, il cavallo Esso e il suo Cavaliere Sam Auld attraverseranno l’Italia per arrivare a Trieste: 1180 Km per ricordare la legge 180 del 1978 che aboliva i manicomi.
Nell’ultimo fine settimana Fondazione Progetto Itaca porta nelle piazze italiane l’ottava edizione di “Tutti Matti per il Riso”, per contribuire alla riabilitazione di chi vive disagio psichico.
Nel comune di Milano è stato istituito il Tram della Salute Mentale che percorre la città per incontrare la cittadinanza alle fermate e portare il messaggio dell’Oms: non c’è salute senza salute mentale. A Lodi, invece, fino all’11 ottobre è in programma la nona edizione di “Caleidoscopio fest – i colori della mente”, con laboratori sulla “parola che cura”. In Piemonte, il “Festival del rumore. Voci diffuse” porterà a Savigliano, Saluzzo, Fossano e Racconigi un workshop per imparare a gestire l’ansia. A Catanzaro, in data odierna, è invece in programma il concerto del pianista Francesco Grano per lo Sportello “Fareinsieme”. Infine, a Modena, dal 22 al 29 ottobre, torna Màt, la settimana della salute mentale, con spettacoli di musica, film, teatro e libri.