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L’1% della popolazione è sempre più ricca, mentre la povertà aumenta (rapporto Oxfam 2023)

In occasione dell’apertura del World Economic Forum a Davos, in Svizzera sono statti resi noti i dati di Oxfam, su ricchezza e povertà nel mondo. Nel 2020, per la prima volta in 25 anni, la povertà estrema è tornata a salire. Al tempo stesso è aumentata la ricchezza contenuta nelle mani dell’1% della popolazione mondiale. Negli ultimi due anni, quest’1% si è impossessato dei due terzi di tutta la ricchezza prodotta a livello mondiale. Un aumento rispetto all’ultimo decennio, in cui i miliardari guadagnavano circa la metà dei profitti.

La povertà aumenta significativamente

Nel biennio pandemico 20-21, l’1% più ricco ha visto crescere il valore dei propri patrimoni di 26.000 miliardi di dollari. In questo modo ha guadagnato il 63% dell’incremento complessivo della ricchezza netta globale (42.000 miliardi di dollari). Quasi il doppio della quota (37%) andata al 99% più povero della popolazione mondiale, per un aumento di singolo patrimonio di circa 1,7 milioni di dollari. Nonostante il tracollo dei mercati azionari quindi, le fortune dei miliardari sono aumentate al ritmo di 2,7 miliardi di dollari al giorno nell’ultimo triennio.

I numeri sono incrementati rispetto all’intero decennio 2012-2021, in cui il top-1% aveva beneficiato di poco più della metà (il 54%) dell’incremento della ricchezza planetaria. Per la prima volta in 25 anni aumentano simultaneamente estrema ricchezza ed estrema povertà.

“Mentre la gente comune fa fatica ad arrivare a fine mese, i super-ricchi hanno superato ogni record nei primi due anni della pandemia, inaugurando quelli che potremmo definire i ruggenti anni ’20 del nuovo millennio. – spiega Gabriela Bucher, direttrice esecutiva di Oxfam International – Crisi dopo crisi i molteplici divari si sono acuiti, rafforzando le iniquità generazionali, ampliando le disparità di genere e gli squilibri territoriali”.

Il divario

I dati circa la crisi energetica e alimentare che ha portato all’aumentato vertiginoso dei prezzi in tutto il mondo, mostrano come non abbiamo invece messo in difficoltà la ricchezza dei miliardari. Negli Stati Uniti, per esempio, il 54% dell’inflazione è stata determinata dall’aumento dei profitti aziendali. Nello stesso momento, nel mondo 800 milioni di persone sono passate in stato di povertà estrema vivendo con meno di 2,15 dollari al giorno.

Se si tassasse quell’1% di popolazione più ricca di solo il 5%, il ricavato sarebbe sufficiente per far uscire dalla povertà 2 miliardi di persone. Il rapporto spiega anche come negli ultimi anni i governi di tutti i continenti abbiano progressivamente abbassato sempre più le tasse ai super ricchi, aumentando invece le imposte sui beni e servizi, anche di prima necessità. L’America Latina ad esempio è passata da una tassazione di oltre il 50% a poco più del 25%. 

Viene quindi meno l’obiettivo della Banca Mondiale di far sparire la povertà estrema entro il 2030.

Lo scenario italiano

Secondo Oxfam Italia, tra il 2020 e il 2021 la ricchezza è nelle mani del 5% degli italiani (che ha il 41,7% della ricchezza nazionale netta) e a fine 2021 era superiore a quella detenuta dall’80% più povero dei nostri connazionali (il 31,4%).

I super ricchi con patrimoni superiori ai 5 milioni di dollari (lo 0,134% degli italiani) erano titolari, a fine 2021, di un ammontare di ricchezza equivalente a quella posseduta dal 60% totale degli italiani più poveri. Il valore del ricavo dei super-ricchi italiani mostra un incremento di quasi 13 miliardi di dollari (+8,8%) rispetto al periodo pre-pandemico.

In copertina foto di Gerd Altmann da Pixabay

Melissa Mercuri

Giornalista pubblicista, mi occupo anche di copywriting, social media, traduzioni audiovisive, ufficio stampa e insegnamento.

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