Prassi mattutina comune: suona la sveglia, si rimanda di 5 – 10 minuti e poi si crolla in un sonno profondo e ci si alza ancora più frastornati. È il fenomeno dello snoozing. Ma perché? Ce lo spiega la neuroscienza, con l’inerzia del sonno. E al nostro cervello non fa bene. Spezza i cicli completi del riposo, che arrivano anche ad un’ora e mezza di durata.
Perché non si dovrebbe mai rimandare la sveglia al mattino
In breve, quando al mattino la nostra sveglia inizia a suonare, noi ci svegliamo; il nostro cervello si sveglia, anche nel momento in cui la spegniamo.
Nel girarci dall’altra parte per guadagnare quei “5 minuti ancora…”, ecco che il nostro cervello si spegne. I ricercatori hanno proprio scoperto che si prepara per un’altra sessione di sonno. Questo nuovo ciclo ha una durata che va dai 75 ai 90 minuti circa.
Quindi cosa accade quando la sveglia torna a suonare dopo 10 minuti? Ci svegliamo di soprassalto, magari con uno spavento e ci sentiamo frastornati e spaesati. Sensazione che ci trasciniamo a colazione, oltre che a risultare anche nervosi. Questo succede perché ci si trovava in un sonno profondo che viene interrotto bruscamente.
Questo è il principale motivo per il quale non bisognerebbe ritardare la sveglia ma alzarsi subito, ne gioverà la salute. Sia fisica che mentale. Perciò, la prossima volta, evitiamo di premere il tasto “posponi” sullo smartphone e scattiamo subito giù dal letto!
Cosa dice lo studio scientifico
Secondo i Centers for Disease Control, si stima che 1 americano su 3 non dorme sufficientemente.
E, dalle ricerche condotte dall’Università di Notre Dame nell’Indiana, il 57% dei candidati di un campione di 450 persone adulte e con un lavoro a tempo pieno, ha l’abitudine di posticipare la sveglia mattutina. Si possono definire degli snoozers.
I partecipanti dovevano compilare dei questionari e sondaggi giornalieri, oltre ad indossare dei dispositivi atti a monitorarne la frequenza cardiaca e la durata del sonno. Lo studio completo è stato pubblicato sulla rivista SLEEP.
I risultati dell’esperimento, hanno dimostrato come i soggetti dimostrassero stanchezza, scarsa attività e conseguente produttività durante tutta la giornata.
La causa è proprio l’alterazione dei cicli del sonno. Non importa quanto si è dormito bene durante la notte. Spezzare un ciclo completo di sonno profondo è un sacrilegio. E il nostro cervello non ce lo perdona, accumulando cortisolo in eccesso, il quale ci farà sentire stanchi e nervosi per tutto il giorno.