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GIALLI/CRIME

Leatherface: chi c’è dietro al personaggio del massacro della motosega

Non aprite quella porta è una celebre saga horror che si è sviluppata negli anni su un unico protagonista, Leatherface (o Faccia di Cuoio). Armato di motosega, fa a brandelli diversi personaggi. La sua storia non è proprio inventata, ma si basa eventi reali che si ispirano a un serial killer del Novecento.

Il vero personaggio dietro a Leatherface

La storia vera è quella di Ed Gein, un crudele assassino del Wisconsin, nato il 27 agosto del 1906. Divenne noto alla cronaca come responsabile della morte di almeno due donne e per aver occultato circa una ventina di tombe, commettendo su di esse degli atti di necrofilia e di squartamento. Il killer era famoso anche per la macabra usanza di arredare la propria abitazione con pelle e ossa umane, ricavate dai corpi profanati.

Venne arrestato nel novembre del 1957 per sospetto omicidio nei confronti di Bernice Worden, che venne rinvenuta all’interno del capanno dell’omicida. Nel momento in cui le autorità cominciarono a indagare, scoprirono che aveva conservato delle ossa umane per l’arredamento, come teste di donne come decorazione muraria, pelle umana conciata e usata come tappezzeria e per diversi strumenti e crani umani utilizzati come ciotole. Ciò che però lo rende identificabile come fonte di ispirazione per Leatherface, è il fatto di essersi costruito della maschere per il viso con la pelle umana delle sue vittime.

Durante il processo, lo stesso Gein ammise di aver violato le tombe e commesso diversi omicidi, negando però di ricavare piaceri sessuali dai cadaveri e con il desiderio di voler cambiare sesso dopo la morte della madre.

In cosa differisce il film

Nel corso degli anni, sono stati realizzati ben 8 film, tra cui l’originale, tre sequel, un remake, un prequel, un film in 3D e un prequel originale: Non aprite quella porta (1974), Non aprite quella porta – Parte 2 (1986), Non aprite quella porta – Parte 3 (1990), Non aprite quella porta IV (1994), Non aprite quella porta (2003), Non aprite quella porta – L’inizio (2006), Non aprite quella porta 3D (2013) e Leatherface (2017).

Il personaggio di Leatherface ricorda dunque molto Ed Gein, anche se quello cinematografico ha una propria identità, che gli permette di discostarsi dalla vera storia dell’assassino. Leatherface è un uomo nato con il volto sfigurato e un ritardo mentale e crede di essere costantemente minacciato dal tutto il mondo esterno.

I film della saga subiscono anche dei cambi di nome del personaggio. Vi è prima Thomas Hewitt che cresce all’interno di un mattatoio e, quando questo chiude, comincia la sua follia, e Jedidiah Sawyer, che ha un legame materno intenso e, dopo alcuni eventi traumatici, diventa sempre più solitario e comincia indossare facce di pelle umana su consiglio della madre.

In copertina: foto da pxhere

Melissa Mercuri

Giornalista pubblicista, mi occupo anche di copywriting, social media, traduzioni audiovisive, ufficio stampa e insegnamento.

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