Ci avviciniamo al cambio d’ora che sancisce il cambio di stagione. Alle ore 2:00 di domenica 26 marzo 2023 gli orologi si sposteranno avanti di un’ora, guadagnandone in luce e perdendone in sonno. Questo fino al 29 ottobre 2023, alle ore 3:00, quando le lancette verranno ripristinate un’ora indietro. Ma perché si cambia l’ora? E cosa ha deciso l’Italia in merito?
Cambio dell’ora legale: motivo e aree geografiche
Cambiare l’ora 2 volte all’anno, in base alle stagioni, permette di guadagnare della luce naturale in più. E questo è stato anche il motivo originario di tale scelta, specialmente per permettere ai lavoratori di carbone di godere di più tempo per produrre.
Il fattore è dipeso dalla rotazione terrestre irregolare diciamo. Difatti, durante l’estate, l’emisfero settentrionale gode di molta più luce riflessa rispetto a quello meridionale; dunque le giornate risultano più lunghe e calde. Questo processo s’inverte ogni sei mesi.
Tuttavia, il cambio d’ora legale non viene seguito in tutto il mondo. Per esempio, in molte aree degli USA, si è scelto di non applicarlo, come in Arizona, alle Hawaii, Puerto Rico, le Isole Vergini e le Samoa americane, tra le altre.
Ma anche in Asia e nella maggior parte dell’Africa, tale procedura non viene seguita. Titubanti ed indecisi sono invece gli australiani e l’America latina.
Ma anche in Europa le cose potrebbero cambiare. Difatti, già nel 2019 si era iniziato a proporre l’abolizione di questa pratica ma, ad oggi, la questione è rimasta in sospeso anche a causa del COVID, della Brexit e della guerra in Ucraina.
Secondo un sondaggio di YouGov, il 64% degli intervistati italiani è favorevole all’abolizione del cambio d’ora legale.
Quando avvenne l’inizio dell’ora legale?
Nonostante diverse storie e teorie sulle varie proposte di guadagnare luce solare durante le giornate estive, la questione divenne ufficiale soltanto durante la Prima Guerra mondiale, in Germania. Qui, si decise di applicare il primo giorno di ora legale nel 1916, in modo da guadagnare risorse che iniziavano a scarseggiare.
In seguito, anche gli Stati Uniti si accodarono e, nel 1918, anche lì ci fu il primo cambio d’ora legale.