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CURIOSITÁ

Mandragora tossica per l’organismo. Perché se ne parla ora?

In questi ultimi giorni sono partite dalla Campania delle segnalazioni di diversi casi, anche gravi, di intossicazione dopo avere ingerito delle piante con foglie simili a spinaci o biete. Si è scoperto che queste sono appartenenti alla mandragora, tossica per l’uomo.

Mandragore vendute per spinaci in Campania

Il Comune di Napoli a seguito del ricovero in ospedale di 10 persone per un’intossicazione da mandragora ha raccomandato la popolazione di evitare gli spinaci freschi. La pianta incriminata, proveniente dall’Abruzzo, era stata venduta erroneamente come spinaci sui banchi del principale mercato ortofrutticolo all’ingrosso a Volla, in sud Italia. Il Centro Agro Alimentare di Napoli, ente gestore del mercato, ha fatto sapere di stare “supportando le autorità preposte al fine di consentire l’immediata identificazione della partita di merce risultata contaminata e la sua provenienza”. I Nas hanno fatto sapere che la merce è arrivata a Forio d’Ischia e Volla (Napoli), San Valentino Torio (Salerno), Aversa (Caserta) e ad Avezzano (L’Aquila). Oltre ai casi accertati, è probabile che ce ne siano altri ancora non diagnosticati.

Le prime segnalazioni sono arrivate dalla pagina Facebook dell’associazione a difesa dei professionisti sanitari Nessuno tocchi Ippocrate, direttamente in contatto con operatori del 118. Inizialmente, infatti, si trattava di cinque casi, di cui quattro residenti a Monte di Procida e uno dalla città metropolitana di Napoli, tutti ricoverati all’ospedale di Pozzuoli. Poco dopo le intossicazioni sono aumentate. Nel frattempo, l’Asl di Napoli ha allertato i pronto soccorso della zona, qualora dovessero presentarsi altre persone con sintomi da avvelenamento da mandragora (che comprendono disturbi neurologici e gastrointestinali).

Anche la catena dei supermercati Il Gigante, ha lanciato sul proprio sito internet un’allerta regionale per un lotto di spinaci in busta da chiusa 500 g. L’Asl di Caserta, vista la situazione, consiglia ai cittadini di non mangiare le verdure acquistate nelle ultime 48 ore e vieta alle mense scolastiche di proporre spinaci nel proprio a causa dell’allarme mandragora.

Cos’è la mandragora

Nell’antichità veniva utilizzata come erba medicinale, come sedativo, narcolettico e afrodisiaco. Tuttavia, alcune sue parti sono potenzialmente pericolose per la presenza di sostanze dalle proprietà allucinogene. Ci sono diversi report di avvelenamento accidentale per la sua grande somiglianza con altre piante comuni e commestibili, come spinaci, insalata o borragine. Le sue proprietà hanno avvolto la mandragola in un alone di mistero rendendola la perfetta protagonista di arte e letteratura, da Niccolò Machiavelli con la sua commedia intitolata La mandragola, ripresa anche da William Shakespeare, a Harry Potter.

La tossicità della mandragora è dovuta al suo contenuto di alcaloidi tropanici che producono effetti a carico di diversi distretti e organi.

Mandragora tossica: i sintomi dell’avvelenamento

I sintomi dell’avvelenamento da mandragora riguardano vari organi e tessuti.

La tipologia dei sintomi e l’intensità dipendono anche in base alla quantità di sostanze tossiche ingerite. In ogni caso, può includere:

  • Secchezza delle fauci;
  • Visione offuscata e midriasi;
  • Difficoltà di minzione;
  • Sonnolenza;
  • Mal di testa;
  • Delirio e allucinazioni;
  • Episodi maniacali;
  • Confusione mentale;
  • Costipazione;
  • Tachicardia;
  • Vertigini;
  • Difficoltà respiratorie.

Nei casi più gravi, l’ingestione di mandragora può portare al coma e perfino alla morte. Quindi, in caso di sospetta ingestione di mandragora bisogna contattare immediatamente i soccorsi sanitari.

Se prontamente trattato, l’avvelenamento da mandragora può essere risolto senza gravi conseguenze con uno specifico antidoto: la fisostigmina. Questo principio attivo favorisce il ripristino delle condizioni normali dell’organismo.

Oltre alla somministrazione dell’antidoto si dovrebbe poter ricorrere alla lavanda gastrica, all’abbassamento della temperatura corporea ed eventualmente alla somministrazione di ossigeno.

Melissa Mercuri

Giornalista pubblicista, mi occupo anche di copywriting, social media, traduzioni audiovisive, ufficio stampa e insegnamento.

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