Wilhelm Wundt padre psicologia
CULTURA

Wilhelm Wundt, il padre fondatore della psicologia

Quando si cita la psicologia, la mente riporta subito al dottor Sigmund Freud. In realtà, il padre fondatore di questa disciplina, è il filosofo Wilhelm Maximilian Wundt, divenuto medico verso la metà dell’Ottocento. Questo è quello che riportano le fonti ufficiali. Ma c’è chi mette in dubbio la veridicità di tali affermazioni. Nel video, il contradditorio:

Chi è Wilhelm Wundt, il padre della psicologia fisiologica

Nato in Germani nel 1832, Wundt si è impegnato profondamente nello studio della mente umana e del suo funzionamento, riuscendo a farne diventare una scienza. Nel 1856 si laurea con lode in medicina presso l’Università di Heidelberg.

Il suo interesse per la psicologia lo ha portato anche a credere in una dualità; ovvero, separare e distinguere i processi mentali semplici, quali le sensazioni, da quelli complessi, come l’intelletto. Credeva fortemente nella coscienza, ed era determinato a sondarne i limiti. Ossessionato dalla volontà umana, era intenzionato a scoprirne i più reconditi segreti, convinto che la scienza potesse scoprire qualsiasi meccanismo psicologico. Specialmente sul nostro agire. Come e perché ci comportiamo in un certo modo? Perché prendiamo certe decisioni e cosa ci spinge a farlo?

Wundt sosteneva un binomio imprescindibile in psicologia. Ovvero, non può esistere una sensazione, uno stimolo, che non sia anteceduto da una manifestazione fisiologica. Come per gli antichi, anima e corpo, qui si hanno natura e spirito a guidare i processi psicologici.

Wundt è riuscito a portare in auge la psicologia sperimentale, oltre che vari studi sulla fisiologia e filosofia, ma sfortunatamente è rimasto poco conosciuto alle cronache e non ha goduto della celebrità di altri psicologi come Freud appunto, ma anche Carl Jung.

I principi di Wundt e la nascita della psicologia moderna

Secondo Wundt, la mente e i suoi processi sono da ricondurre a dei principi; primo fra tutti:

  • il principio di attualità: “ogni contenuto psichico è un processo”, perciò non fisso e in costante mutamento, al contrario degli oggetti immutabili e fissi;
  • principio di sintesi creativa, dove si crea un nuovo significato dall’unione di altri due processi mentali, dando un valore aggiunto;
  • il principio dell’analisi correlante, al contrario del precedente, spiega che, al momento di una divisione dei contenuti psichici, queste mantengono il loro significato soltanto in connessione fra loro;
  • principio del rafforzamento per contrasto: più due sensazioni sono agli antipodi, maggiore sarà la loro intensità per contrasto.

Nel 1874 scrisse i Principi di psicologia fisiologica, una raccolta dei risultati ottenuti dagli studi in psicofisiologia durante l’Ottocento. Scisse anche Elementi di psicologia dei popoli e Philosophische Studien, un insieme di rapporti frutto degli oltre 100 esperimenti da lui condotti.

Nella sua determinazione, Wilhelm Wundt riuscì ad inaugurare il suo primo laboratorio di psicologia sperimentale, all’interno dell’Università di Lipsia. Questo passo ufficializzò la nascita della psicologia moderna. La data è in disputa; ufficialmente si ha l’anno 1879, ma c’è chi sostiene che venne montato soltanto nel 1883 (vedi video in alto).

Il laboratorio svolgeva diversi esperimenti e ne raccoglieva i dati, coinvolgendo un gran numero di alunni. I volontari si sottoponevano a diversi stimoli esterni per poi riportarne i risultati in pensieri e stimoli avuti. Tutte queste analisi diedero un grande contributo per lo studio della mente umana, la sua volontà e coscienza, i processi mentali.

L’operato ventennale di Wundt fu molto prolifico e gettò le basi e la strada ai futuri psicologi e alle nuove scoperte in ambito scientifico – comportamentale.

Etimologia e storia della psicologia

Il termine ‘psicologia’  è di origine greca e si compone da psyché, spirito – anima e da logos, discorso – studio. Nel complesso quindi, indica lo studio dello spirito e dell’anima, fino a che, nel corso del diciassettesimo secolo, andò a ricoprire il significato di scienza della mente.

Facendo un passo indietro, sempre ai tempi dei greci, sappiamo che la psicologia rientrava nella filosofia (amore per il sapere) e i precursori furono nientepopodimeno che i famosissimi Platone e Aristotele. I filosofi si ponevano domande esistenziali, ma anche fisiche e basate sul logos, il ragionamento.

A seguire, non si possono non citare: Cartesio, che sosteneva la divisione fra corpo e mente e un principio di ‘pensiero innato’; Hobbes e Locke, sostenitori dello sviluppo mentale originato prevalentemente dall’esperienza umana e in netta contrapposizione con il collega Cartesio sul binomio mente-corpo.

Federica Felice

Giornalista praticante, con un background da Interior & Garden designer. Amante delle curiosità, creo Loisir Magazine, una rivista di svago, appunto.

Leggi anche...